Appunti raccolti negli incontri con Elio D’Anna
E’ da millenni che viviamo sotto la tirannia di Dei minori, sia attraverso la voce dei profeti che quella delle religioni, sia attraverso quella dei poeti che dei grandi artisti. Eppure niente è cambiato.
Il mondo resta irrimediabilmente violento, conflittuale.
C’è chi si rifugia nella musica e chi nella poesia, chi nelle scienze e chi nelle religioni, chi in vacanza su uno yacht e chi nella cella di un monastero, come se la vita e il corpo servissero solo a evadere dalla vita e dal corpo.
Occorre perciò un altro Potere, che sia in grado di resistere alla legge gravitazionale e di contenere l’incalcolabile diversità della vita senza mutilarla.
La vita vera non è altrove, in qualche lontano aldilà silenzioso ed estatico, ma quaggiù, in questo corpo, il quale non muore per consunzione, ma per assenza di luce.